Ridurre le inefficienze del sistema energia è fondamentale,ci consentirebbe di raggiungere costi opportunità altrimenti perduti e spendere meno nella bolletta energetica con l’estero, ma non risolve però il vero problema strutturale di lungo periodo a cui l’Italia dovrà saper dare una risposta nei prossimi 20 anni: l’eccessiva dipendenza dalle fonti di energia fossili.

Per quanto a molti possa apparire sorprendente, la più ampia fonte di energia non è il petrolio, ma il risparmio energetico.Il risparmio energetico ottenibile mediante un migliore isolamento costituisce potenzialmente il maggior fattore di risparmio, ed in questo senso, spesso viene definiti il “sesto carburante” perche è:

  • Economico
  • Pulito
  • Sostenibile
  • Migliora la qualità della vita e il comfort abitativo
  • Crea posti di lavoro
  • Tecnologicamente più che collaudato

L’energia è il problema cruciale del mondo. E’ tutto. I popoli ricchi sono quelli che hanno energia. L’unica strada è consumare il meno possibile.

– Giovanni Soldini

Ma la cosa più importante è che il sesto carburante costituisce una risorsa praticamente non sfruttata. Gli edifici sono i maggiori consumatori di energia, responsabili di oltre il 40% dell’utilizzo energetico nell’Unione Europea. Riscaldamento, raffrescamento e condizionamento costituiscono le principali cause dell’inefficienza nell’utilizzo energetico. Esiste quindi un ampio potenziale di risparmio energetico ancora non sfruttato. Oggi è possibile costruire una casa “passiva” qualitativamente perfetta ed economicamente abbordabile, che impiega il 90% di energia in meno rispetto alla casa media europea – e l’80% di energia in meno rispetto alla moderna casa standard conforme ai più avanzati regolamenti edilizi europei.

Il costo di costruzione di una casa “passiva” ben coibentata, ripartito sul ciclo di vita è basso. Un edificio può durare 100 o più anni, e spesso per molte persone rappresenta il maggiore investimento di tutta una vita. Ciò nonostante le istituzioni, le imprese edilizie e i proprietari di immobili almeno fino a qualche anno fa, rinunciavano non solo ad un possibile quanto massiccio risparmio energetico, ma anche alla maggiore qualità ambientale offerta da una casa provvista di un elevato comfort termico, di una buona ventilazione e di altre soluzioni “passive” intelligenti. I vecchi stabili sono i maggiori responsabili dello spreco di energia . Per verificare il consumo e/o spreco di energia in genere si effettuano delle analisi energetiche.

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